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4/8/2019

I BOTRI

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Azienda Agricole I Botri di Ghiaccioforte

Oggi vi parliamo di un'Azienda Agricole I Botri di Ghiaccioforte
di Ghiaccio Forte, che si trova in Maremmana nella zona di Scansano, chi di voi non ha mai bevuto in vita sua un morellino di scansano?

Immaginiamo molti pochi di voi, ma immaginamo anche, che in un mondo regolamentato da leggi e leggine, che in teoria servono per difendere la bonta' di un territorio, ma che in realtà ne limitano l'espressione, pochi di voi abbiano avuto il piacere di bere del vino prodotto in questo territorio che sia vera espressione di un terroir unico.

Partiamo dal Rosso Vigna i Botri un IGT che non puo' avvalersi della DOCG perchè la commssione dice che non segue i parametri che un morellino di scansano deve avere per prendere la docg, ecco possiamo affermare con fierezza meno male!
Meno male ci sono ancora aziende come I Botri di Ghiaccio Forte, che difendono la storia i spaori gli odori di un pezzetto di territorio, e lo fanno a loro rischio, per passione. Semplicemente vi vogliamo dire, se cercate un morellino di scansano bevete il loro Rosso lo e',Morellino, oltre ogni tipo di certificazione!

Parlando di morellino e quindi di sangiovese vi vogliamo dare qualche nozione storico-colturale per farvi capire la storia di questa zona di produzione.
Ghiaccio Forte si trova nella Valle dell’Albegna(area etrusco-meridionale) che è stato il contesto più importante per la produzione del vino, in eta' pre Romana.
Tra il VII ed il VI secolo a.C., in coincidenza con l’avvio della produzione su larga scala del vino etrusco, il distretto entra nel sistema di traffici organizzato da Vulci e documentato a livello archeologico dalla nascita dei primi tipi di anfore etrusche da trasporto.
Per questo motivo e' stato avviato recentemente uno studio diretto a osservare i fenotipi e i genotipi della Vitis vinifera ssp. sylvestris in prossimità di Ghiaccio Forte e di altri siti produttivi del periodo etrusco e romano, partendo dal postulato che le popolazioni di vite oggi diffuse in Maremma potessero avere affinità con le piante coltivate in età antica e che si fossero rinaturalizzate (quindi rinselvatichite) con il tempo, entrando a far parte della vegetazione spontanea dell’area. L’idea è che il settore in esame abbia funto da incubatore almeno dei vitigni Sangiovese e Ciliegiolo: è opinione ormai accreditata che il luogo di origine di tali varietà sia da localizzare tra la costa orientale della Sicilia e le coste ionica e tirrenica della Calabria, per la sensibile affinità genetica con diversi vitigni prodotti in loco dalla viticoltura greca.
Nello stesso tempo, alla diversificazione genetica di questo vitigno, hanno partecipato anche vitigni di area tirrenica come il Mammolo e la Garganega;
secondo il Prof. Scienza, infatti, le parentele di primo grado con la Foglia Tonda, i Morellini del Casentino e del Valdarno e il Brunellone confermano l’ipotesi che il suddetto vitigno abbia avuto precocemente un importante areale di coltivazione in Toscana e in Corsica.
Anche se questa trasmissione, come ipotizzato dal Prof. Scienza, sarebbe avvenuta all'nizio dell’età moderna, il viaggio del Sangiovese (e probabilmente del
Ciliegiolo) potrebbe essere senza difficoltà riferito a età antica.

Detto questo dobbiamo ringraziare questa azienda anche per coltivare ancora il prugnolo gentile ed il procanico vitigni antichissimi della zona, per lo piu' soppiantati dai piu' redditizzi vitigni francesi.
E grazie anche per chiamare il trebbiano toscano con il nome conosciuto in tutta la maremma e cio'e' Procanico, i nomi sono importanti e la memoria è un ingranaggio collettivo, in cui tutti dovremmo esercitarci.


Questi i loro vini, cercateli richiedeteli e beveteli:
Vigna i Botri (ROSSO) Morellino sangiovese(90%) ed il Prugnolo Gentile (10%), l’Alicante, ed il Ciliegiolo.
A differenza di tutti gli altri morellini lui e' di color Rubino luminoso. Al naso apre con note eteree, dolci, poi la frutta rossa, ciliegia in primis, ma anche lamponi, il pepe. Entra in bocca discreto, senza invadere, denota un gran bell’ equilibrio tra struttura e acidità, alcool potente e perfettamente integrato. Il sorso è appagante, tanto che appena mandato giu' sentirete la necessità di riavvicinerete le labbra al bicchiere. Finisce lungo. Pronto da bere, adatto a lungo invecchiamento, chi ha la coscenza puo' comprarne 12 bottiglie e berne una ogni 6 mesi per seguirne l'evoluzione, noi purtroppo non abbiamo questa capacità di attendere.

Ghiaccioforte (BIANCO) Procanico (Trebbiano Toscano) 60%, Malvasia, Vermentino e l’Ansonica.
Un vino bianco pazzesco, dove regna il morellino, loro hanno tirato fuori il classico coniglio dal cappello, dal colore giallo dorato intenso ha la consistenza e l’intensità aromatica tipica dei vini rossi. Al naso si viene sommersi da intensi aromi di cedro, passiflora e fiori di tiglio.
Al palato è consistente e concentrato, e risalta il cedro più agre. Di lunga persistenza. Vinificato in bianco, a temperatura controllata, è messo in bottiglia dopo una breve maturazione di alcuni mesi in cantina.

I Botri di Ghiaccio Forte - Via Case Sparse I Botri, 212 - Fraz, 58054 Scansano GR 
email: ibotri212@gmail.com


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    Dario Biagetti
    studioso della storia del  vino, hackenologo per passione

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